Mense e dormitori, ecco cosa succede con il Coronavirus alla Milano della solidarieta L’allarme virus arriva anche nei luoghi della solidarieta milanese che cerca di rispondere per non far mancare il proprio servizio ai piu bisognosi. L’emergenza sanitaria e le disposizioni regionali hanno ricadute importanti in particolare sulle realta che offrono pasti caldi, dormitori e altri servizi imprescindibili per i senzatetto e chi, anche in citta, vive la poverta alimentare. Sono quindi ore frenetiche, in cui si susseguono riunioni per decidere come non lasciare soli i propri utenti. L’Opera San Francesco per i poveri, fondata nel 1959 dai Frati Cappuccini di Viale Piave a Milano e che oggi conta 900 volontari tra la mensa solidale e il Poliambulatorio medico, ha scelto di garantire i pasti, sostituendo alla mensa la distribuzione di sacchetti alimentari. L’ambulatorio e le docce restano aperte regolarmente, cosi come i servizi di accoglienza e il centro di raccolta. Chiude invece il guardaroba. Il Banco Alimentare continua a distribuire agli enti caritatevoli cibo a lunga conservazione. Aperti anche i centri di accoglienza del Progetto Arca, che si occupa dei senzatetto. Altre importantissime mense solidali stanno decidendo il da farsi. Il ristorante Ruben al Giambellino di Fondazione Pellegrini sta valutando di garantire il servizio con una modalita alternativa senza aprire il ristorante ma distribuendo lunch box. La mensa di via Saponaro gestita dalla fondazione Fratelli San Francesco, una delle piu grandi di Milano, ha deciso di tenere aperto per i tesserati, che sono 2.980. Il poliambulatorio di via Bertoni ha rinviato gli appuntamenti a data da destinarsi. I ragazzi ospitati dai sei centri per minori gestiti sempre dalla fondazione Fratelli San Francesco hanno fatto i compiti via Skype. La Casa della carita ha sospeso per due giorni il servizio docce e il Centro di ascolto, e sara fatta una sanificazione straordinaria degli ambienti per poter riaprire forse gia da giovedi. La mensa «Non di solo pane» a Magenta, tra le rare realta di questo tipo in provincia di Milano, resta chiusa a malincuore perche proprio in questi giorni e partito un progetto di finanziamento insieme ai ristoratori locali. A Milano, Pane Quotidiano - che distribuisce pane e generi alimentari a 800 mila persone l’anno - sospende fino al 2 marzo le sue attivita nelle due sedi di Viale Toscana 28 e Viale Monza 335. A Corbetta visto che le scuole sono chiuse il Comune ha distribuito gli 800pasti destinati agli studenti a enti caritatevoli, associazioni e case di accoglienza sul territorio. Don Massimo Mapelli, responsabile dell’Emporio Solidale di Cesano Boscone, che serve 400 famiglie in difficolta, spiega invece che resteranno aperti: «Siamo una sorta di supermercato e a maggior ragione chi ha bisogno deve trovare aperto e con una buona scorta. Se non arriveranno particolari disposizioni andremo avanti cosi. E se dovremo chiudere troveremo altre strade per non lasciarli soli». Rischiano di subire un ridimensionamento, invece, le attivita delle tante fra cooperative e associazioni che si occupano di ritirare le eccedenze dalle mense scolastiche o dai mercati rionali che, in alcune zone, sono stati sospesi. Alla Parrocchia San Vincenzo di Via Pisacane, stamattina si e svolta invece regolarmente la distribuzione di abiti. Ma gli utenti sono stati fatti entrare uno per volta. «Mai come oggi c’e bisogno, oltre che delle disposizioni di prudenza, del contagio della speranza e della pratica della carita», ha scritto il parroco don Edoardo Colletta in un messaggio appeso sulla porta della chiesa. In ottemperanza con le ordinanze delle autorita pubbliche, Caritas Ambrosiana ha suggerito di tenere aperti i servizi seguendo nuove modalita che hanno lo scopo di tutelare tanto gli assistiti quanto gli operatori e volontari, mantenendo ferma l’attenzione agli ultimi. I centri di ascolto nelle parrocchie e gli sportelli restano aperti ma evitando assembramenti con ricevimento su appuntamento
le mense continuano a funzionare distribuendo il cibo attraverso sacchetti evitando di consumare il pasto nelle strutture
le accoglienze residenziali e/o notturne restano aperte e, ove possibile, estendono il servizio durante la giornata, avvalendosi delle figure mediche presenti in grado di fare da filtro all’ingresso
empori e botteghe solidali distribuiscono le spese su appuntamento con le singole famiglie inviate. Sono invece sospese le attivita di doposcuola e le scuole di italiano. Visto che le scuole sono chiuse, Milano Ristorazione, la societa partecipata del Comune di Milano che prepara e distribuisce circa 75mila pasti al giorno per gli alunni della citta, ha lavorato fin da subito per evitare di sprecare tutto il cibo fresco in scadenza. Sono oltre 3 le tonnellate di cibo, soprattutto insalata, parmigiano reggiano grattugiato, latticini e uova, destinate alle mense delle scuole milanesi che saranno donate alla Fondazione Banco Alimentare Onlus e ad altre organizzazioni attive nella raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari, tra le quali City Angels e Refettorio Ambrosiano. Banco Alimentare e le altre organizzazioni coinvolte effettueranno la distribuzione del cibo attraverso i propri canali, supportando cosi l’azione di lotta allo spreco alimentare determinata da questa situazione eccezionale. Milano Ristorazione conferma che le attivita di ristorazione collettiva per le strutture RSA, per Casa Jannacci, per i CDD e il servizio a domicilio per gli anziani continueranno a essere svolte regolarmente.